Fra le tante passioni di Piccola c’era sicuramente la fotografia.
Dopo averci pensato e ripensato, senza indugi, si era iscritta ad un corso base.
All’inizio, avendo sempre quel timore di non essere all’altezza delle situazioni, si era fatta prendere dalla paura.
Ma poi, come sempre succedeva, il suo amico del cuore l’aveva sostenuta ed incoraggiata, anticipandole che l’avrebbe attesa una sorpresa, motivo per cui si era presentata al primo incontro con gioia ed entusiasmo!
Ed in effetti così fu: il docente che avrebbe eseguito il corso si chiamava Maximilian, ma a tutti aveva detto – chiamatemi pure Max – proprio come il suo amico del cuore!
Lei l’aveva colto come un ulteriore segnale che Max le era rimasto sempre accanto anche se fisicamente non era più sulla terra.
Ed era consapevole e felice di poter portare avanti la sua più grande passione insieme alla musica, la fotografia.
In Maximilian, Piccola vedeva riflessa una dote di Max che l’aveva sempre affascinata: la sua “umile genialità”.
Non meno importanti erano state la sua disponibilità e gentilezza che le avevano permesso di proseguire euforica e fiduciosa, ma soprattutto quello che l’aveva colpita di più era stata l’introduzione al significato di “fotografia”, intesa come lo sguardo “dell’occhio interiore”, che era di sicuro la base, insieme naturalmente alla tecnica, per ottenere risultati eccellenti.
Come succedeva di frequente Max in sogno le aveva rivelato un’altra importante verità:
Hai sentito quando Maximilian ha detto che fra fotografi non ci deve essere rivalità? Che ognuno esprime semplicemente le sue emozioni e quello che vede attraverso il cuore? Ebbene, lui ha veramente compreso qual’è il suo compito. Nell’universo i fotografi non sono altro che “gli ambasciatori fra terra e cielo”. Piccola era molto colpita da questa rivelazione e aveva chiesto una spiegazione più dettagliata. In primis, ti rivelo che chi detta le linee guida sul pianeta terra non è la realtà materiale, ma bensì quella spirituale. In pratica, quello che succede nello spirito si manifesta poi nella materia e non viceversa. Tutti i mestieri, pertanto, “nascondono” uno scopo spirituale e non materiale. Quindi, chi a livello animico, sceglie di diventare “fotografo” funge da “canale” fra terra e cielo. Diventa messaggero di quello che succede sulla terra, una sorta di “album fotografico vivente” che testimonia quanto le vibrazioni energetiche possano scendere o salire.
Piccola non aveva mai considerato che i mestieri potessero nascondere un ruolo universale sulla terra. Oltre a Maximilian, aveva avuto la fortuna di conoscere anche sua moglie Serena.
Anima spumeggiante e genuina, le aveva raccontato che di mestiere faceva “le pulizie nelle case”.
Le era venuto spontaneo chiedersi cosa significasse scegliere questo lavoro.
Sorridendo Max aveva risposto ricordando le parole di Gesù: Beati gli ultimi perché saranno i primi”. In verità chi pulisce le case è un “pulitore energico del cuore”. Nello spirito “la casa” rappresenta l’energia del cuore e chi si mette a disposizione in questo senso aiuta le persone a fare pulizia dentro di sé. Il cuore spesso è chiuso per rabbia, gelosia, invidia e non permette di vivere una vita che sia lo specchio di quello che siamo realmente dentro di noi. Molti sono più intenti ad accumulare denaro, cose materiali, e in special modo a confrontarsi con la vita degli altri e non la propria. In questo stato di coscienza ti riconoscerai sempre e solo in questo ruolo, quello della vittima e non farai mai un passo avanti nella tua evoluzione.
Come sempre, gli insegnamenti di Max erano per Piccola fonte di luce ed amore incondizionato.
Qualche giorno più tardi Maximilian aveva condiviso nel gruppo di fotografia le foto che aveva scattato alla figlia Nina.
D’istinto Piccola le aveva così commentate: Anima arguta e piena di luce. Decisa ma allo stesso tempo molto dolce ed altruista.
E come le era successo in passato con i bambini con cui si era connessa, Nina le apparve in sogno.
Sicuramente non scorderà mai la lucentezza e l’esuberanza del suo sguardo.
Con Nina, a differenza delle altre volte, la connessione era così intensa che non fu necessario nessun preambolo.
Nina semplicemente emanava energia di amore incondizionato e libertà.
Per qualche minuto, infatti, si guardarono semplicemente negli occhi perché l’una comunicava con l’altra attraverso un “complice silenzio”.
Nel corpo fisico Piccola sentiva a pelle le vibrazioni come una sorta di brivido che la attraversava dalla punta della testa ai piedi.
Una sensazione piacevole che la faceva sentire in pace e piena di energia.
Quello che Nina disse fu una sorta di balsamo per il cuore di Piccola:
in questa nuova energia i portali sono spalancati e attraverso l’elasticità della mente sarà possibile raggiungere qualsiasi traguardo. Sarà naturalmente l’energia del cuore che vi guiderà ed è a lei che dovrete dare più spazio.
Attenzione, però, l’energia del cuore non è quella che tanti credono, ovvero essere amorevoli, compiere buone azioni e così via, l’energia del cuore è collegata al nostro vero Sè, ed è quella che ti suggerisce sempre quale sia la strada giusta da intraprendere.
Anche se a volte ti sembra la più faticosa. La fatica, la disciplina, la perseveranza servono per tirare fuori tutta la forza che hai dentro.
Cosa farà davvero la differenza sarà prendersi la propria responsabilità individuale. Se tu, in prima persona, non accetti di essere responsabile delle tue azioni, delle tue scelte, della tua vita, troverai continuamente una scusa, perché sarà sempre qualcosa di esterno a renderti infelice. Credimi, la vera libertà sarà, invece, avere la volontà di essere responsabili di noi stessi. Di conseguenza la libertà ti consentirà di esprimere le tue idee, perseguire i tuoi obiettivi e vivere la vita secondo i tuoi valori e principi. La libertà favorirà sempre l’innovazione, la creatività e ti darà costantemente l’opportunità di realizzare il tuo potenziale.
Sarà importante non chiudersi a riccio, ma imparare ad ascoltare l’altro. Hai fatto caso, Piccola,  come sia difficile chiedere scusa? Chiedere scusa, invece, non è un atto di sconfitta, non è una bandiera bianca, anzi, é un atto liberatorio che ti permette di ricominciare daccapo una situazione, elevandola di frequenza, proprio perché riparte da un presupposto di assunzione di responsabilità. Ammettere i propri errori contribuisce al confronto, alla risoluzione dei problemi, a porre le basi per creare un rapporto di stima e di rispetto. Ricordalo sempre, Piccola, se errare è umano, ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa, eleverà sempre la tua vibrazione e ti renderà davvero “divina”!!!!
Fu con questa parola che Nina si congedò rendendo consapevole Piccola che quella era davvero l’energia che questa incantevole creatura emanava.