In una mattina di maggio, Piccola e Vittoria, ebbero l’occasione di incontrarsi di nuovo.
Il sole splendeva alto dentro un cielo azzurro ed il vento completava l’opera rendendo l’aria
pura e frizzante.
Luogo dell’incontro la riva del fiume della città.
Insieme ad Andrea ed Elisa parteciparono ad una marcia tutta al femminile in ricordo della
nonna paterna di Vittoria, nonna Silvana.
Lei si era presentata così: completino rosa, viso paffutello e raggiante, sulle spalle del suo
amatissimo papà!
Completava il gruppo Graziella, una delle amiche del cuore di Piccola.
Durante la passeggiata Vittoria si era gustata con piacere le novità del luogo, i papaveri alti, lo
scorrere dell’acqua ed il volare di tanti palloncini colorati.
Fu così che la stessa notte Vittoria riapparve in sogno a Piccola.
Piccola …sono ancora io!
Vittoria …che sorpresa!
Devo assolutamente parlare con te!
Sono qui – Vittoria – dimmi pure!
Hai visto che oggi indicavo il tuo tatuaggio????
Si ho notato! E’ una frase bellissima!
E tu, come me, devi ricordarlo più spesso alle persone che incontri!
Mai controcuore, è così che dobbiamo vivere per essere felici!
Sai, è molto più semplice di quello che crediate!
Che vuoi dire – domandò Piccola.
Voglio dire che le strade da percorrere sono solamente due.
Quella della paura e quella del cuore.
Se rimani sintonizzato sulla prima tutto ti apparirà più difficile e pesante.
Entrerai in un circolo vizioso, dove solo tu sei l’artefice di quello che ti accade.
Lì ti sentirai brutto, sbagliato, debole ed indeciso.
Solitudine e tristezza saranno le tue compagne preferite.
Piccola d’istinto chiese a Vittoria di parlare della via del cuore.
Essere sintonizzati sulle frequenze del cuore è un viaggio entusiasmante!
Riesci a percepire colori di ogni tipo.
Riesci a percorrere vie variopinte ed alternative.
Riesci a riconoscere la tua vera essenza e la tua vera bellezza.
Il linguaggio è semplice perché l’energia dell’amore fa fluire, proprio come fa il fiume,
tutto nella giusta direzione.
La fatica diventa un trampolino di lancio che si trasforma nella tua forza interiore.
Piccola, pensierosa cercò intensamente gli occhi di Vittoria, ma lei sapeva già cosa voleva
chiederle.
Vittoria alzò le manine rispondendo così a Piccola: Mah!! Non ho ancora capito perché vi risulti
così difficile!
Ti rivelo il mio secondo “segreto”: percepite la vita attraverso i miei occhi, ovvero attraverso
quelli del bambino che è dentro di voi, perché quella sarà l’unica via per essere sempre “Mai
controcuore”!
Si abbracciarono strette ed in quel preciso istante Piccola comprese cosa significasse la parola
“magia”.

Ph Vittoria Macchi